L'Ambasciatore ha ricordato la sua precedente visita alcuni mesi prima nella foresta e ha raccontato: "In questo stesso luogo sono venuto a conoscenza dell'attività del KKL ed ho piantato il mio primo albero in Israele. In quello stesso momento mi sono detto che sarei dovuto tornare con la mia famiglia e piantare i nostri alberi personali".
La Foresta presidenziale di Tzora si estende su una superficie di 11.000 dunam nella pianura della Giudea, sulla strada tra Tel-Aviv e Gerusalemme. Il KKL ha cominciato a piantarvi circa 60 anni fa e da allora ha continuato a diversificare la foresta con specie locali e a sviluppare nella zona parcheggi, punti di osservazione e sentieri escursionistici. Nella foresta si trova anche uno dei centri di coltivazione del KKL, che consente a turisti e visitatori stranieri di vivere l'esperienza di piantare un albero nella foresta.
"Ogni volta che visito Israele, mi sento di essere a casa", ha affermato Sergio Castelbolognesi, Presidente del KKL Italia. "Durante la mia attività al KKL ho avuto il privilegio di conoscere una varietà di persone meravigliose, tra cui l'Ambasciatore Benedetti. È un vero amico d'Israele, e non c'è nulla di più naturale che piantare un boschetto in segno di riconoscimento, che rappresenti l'amore per la terra d'Israele, il legame con il KKL e una profonda amicizia".
La cerimonia si è svolta sullo sfondo del bellissimo paesaggio della foresta verde. Nelle vicinanze si trova il centro di encomio che il KKL ha istituito per i suoi Amici nel mondo, il cui sostegno ha permesso di piantare molti boschi nella foresta. Gli ospiti hanno esaminato le targhe di riconoscimento e sono rimasti colpiti dalla cooperazione internazionale nella creazione dei boschi e delle foreste.
Al termine della fase dei saluti e dello scoprimento della targa d'encomio, è giunto il momento di rimboccarsi le maniche e cominciare il lavoro di messa a dimora. Il Presidente Castelbolognesi e l'Ambasciatore Benedetti hanno letto rispettivamente in ebraico e in italiano la preghiera che si recita prima di piantare un albero.
Eran Zvedi, Direttore del Centro di Coltivazione del KKL, ha espresso il suo grande apprezzamento per l'amore che gli ospiti provano per Israele e per la comprensione dell'importanza di piantare alberi. Ha spiegato brevemente come si pratica la semina e ha distribuito ai presenti piantine di quercia e terebinto.
Gli illustri ospiti hanno coperto con le proprie mani le radici delle piantine e non hanno dimenticato di aggiungere acqua. La giornata calda e il sole cocente hanno ricordato la sfida che comporta piantare alberi in Israele. Un sistema di irrigazione garantisce che gli alberi sopravvivano all'approssimarsi dell'estate. Una volta stabilizzati, s'interromperà l'irrigazione e gli alberi continueranno a crescere da soli.
Hanno partecipato all'evento un gruppo d'israeliani d'origine italiana, nonché ebrei italiani in visita in Israele, tra cui la cantante italiana Miriam Meghnagi. A conclusione della semina, la cantante ha cominciato a cantare spontaneamente una canzone-preghiera per Gerusalemme.
"Quando io e la mia famiglia siamo arrivati in Israele ci siamo subito innamorati del Paese", ha detto l'Ambasciatore. "Ricordo come mia figlia Gaia di 7 anni è tornata a casa da scuola e ha dichiarato: 'Amo Israele, è la casa dei colori e della gioia ed anche la mia casa' ".